Galatina

La città salentina di Galatina non si affaccia sul mare cristallino di questa splendida terra, ma è certamente una delle città più eleganti del Salento. Ricca di palazzi, chiese e corti antiche, Galatina racchiude nel suo centro storico una storia lunga secoli, un passato in cui nobili famiglie intrecciavano la loro vita con quella dei contadini che da sempre nutrono nei confronti della loro terra un legame viscerale e quasi sacrificale.

Tuffiamoci a capofitto alla scoperta di una delle città salentine più belle, ripercorrendone la storia di ville e palazzi, di monumenti e chiese, fino ad arrivare alla gastronomia ed alla pizzica che qui infiammano ogni angolo a suon di musica e sapori!

La storia di Galatina, la città più elegante del Salento

Così come spiegato sul sito ufficiale della città di Galatina, il termine "galatina" era "un aggettivo utilizzato per indicare la terra galatina o gente galatina, ossia la terra d'origine o la stirpe". Il termine sta ad indentificare l'area mediterranea, al centro della penisola salentina, in cui si collocò e successivamente si sviluppò il gruppo etnico galatino. Una delle prime attività praticate dalla gente di questo gruppo etnico era proprio l'agricoltura, che mirava soprattutto a trasformare la macchia mediterranea o la selva in colture che potessero dar vita a loro volta a beni alimentari da consumare e utili a sfamare la povera gente. Soltanto intorno all'anno 1000, Galatina si trasformò in un vero e proprio centro urbano, con la successiva costruzione delle mura, la piazza e la chiesa. 

Cosa visitare a Galatina

Il centro storico di Galatina è ricco di palazzi, chiese e corti che raccontano ognuno una storia, molto spesso legata alle famiglie a cui questi edifici appartenevano. Tra i palazzi più antichi ci sono Palazzo Angelini, Palazzo Baldi, Palazzo Berardelli, Palazzo Calò e Palazzo Ducale, tutti o quasi, appartenuti a famiglie nobili e ricche che hanno abitato per secoli la città. A Galatina, l'imponenza e la bellezza architettonica di questi palazzi si "scontra" con la semplicità domestica e contadina delle case a corte, le abitazioni della maggior parte della popolazione che viveva spesso in condizioni precarie. Queste costruzioni sono solitamente collocate tra i vicoletti più stretti della città, laddove il rapporto con il vicinato era più intimo ed era possibile vivere la propria vita in tranquillità e in modo del tutto semplice, lontano dagli affari e i nobiluomini che si affaccendavano tra i meandri dei vecchi palazzi. Le case a corte sono luoghi affascinanti in cui perdersi alla scoperta del Salento più autentico. 

Di grande spicco a Galatina è la Basilica di Santa Caterina d'Alessandria, un vero e proprio monumento artistico oltre che religioso. Questa basilica è famosa in tutta la Puglia non solo per la sua struttura, ma soprattutto per i suoi affreschi che la rendono una delle chiese meridionali più importanti dell' intero paese. Qui si assiste ad una vera e propria commistione di stili, in particolare un connubio di stile Romanico e e Gotico, che appaiono connessi assieme: si tratta del romanico pugliese, che trae la sua origine dal Romanico, anche se con qualche influsso bizantino, assieme poi al Gotico con influssi normanni.

Tra le altre chiese meritano una nomina la Chiesa di Santa Lucia, quella della Madonna della Luce, della Madonna delle Grazie- Noha ecc. 

Galatina: lì dove il folklore salentino esplode in tutte le sue sfumature

Gli edifici di Galatina raccontano storie ricche di curiosità e permeate di vecchie tradizioni. E' proprio a Galatina che la pizzica e il tarantismo prendono piede rubando il cuore a tutti i visitatori che si lasciano trasportare quasi estasiati dal ritmo incalzante e potente dei tamburelli. Come già ben noto, il Salento è la terra della pizzica tarantata, la quale prende origine dall'antica danza terapeutica del tarantismo (vero e proprio fenomeno culturale ed antropologico del Salento, simbolico dell'emarginazione e della sofferenza di chi era costretto a vivere ai margini della società e di cui molto spesso protagoniste erano le donne), fatta di passi veloci e saltelli, di giravolte e ritmi che non possono fare a meno di seguire la musica, in un ballo estenuante e magnifico che porta i danzatori a ballare e ballare fino allo sfinimento. 

La pizzica, la taranta sono un pezzo di storia e cultura di questo territorio e di Galatina, della sua identità e delle sue manifestazioni folkloristiche. D'altronde, nonostante l'avvento della modernità, questo piccolo pezzo di Salento non dimentica la tradizione, elevandola a vanto e permettendole di varcare persino i confini nazionali, portando altrove e fuori dal nostro paese un pezzo di storia e cultura che è solo nostra e che è impaziente di urlare a gran voce la bellezza e spontaneità di un ballo che racchiude in sè la potenza, l'intraprendenza, l'eros ed il fascino di un popolo fiero della propria identità e delle proprie tradizioni!

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