Nardò è una cittadina salentina situata nell'entroterra ed a pochi passi da Gallipoli e da alcune delle marine più belle che sorgono sulla costa ionica di questa splendida terra. Il paese di Nardò è un tripudio di arte barocca, di corti e balconi in cui ad essere protagonista è la pietra leccese in ogni sua sfumatura.
Uno sguardo alle origini della bella Nardò
Le origini di Nardò risalgono al VIII-III sec. a.C. quando fu un centro importante dell'antica civiltà dei Messapi. Ben presto la cittadina venne chiamata con il nome di Nerito, dall'antico greco nar, cioè acqua, divenuta poi Neretum in periodo romano per la presenza dell'Emporium Naunia, presso l'attuale Santa Maria al Bagno. La cittadina, con il passare del tempo, passò poi sotto il dominio di differenti civiltà come quella degli Angioini e dei Normanni, godendo di un'intensa attività culturale sin dalla sua nascita, animata dalla cultura e da grandi talenti come Antonio De Ferraris, detto Il Galateo, e Ruggero Pazienza, autore del "Balzino".
Come già accennato questa cittadina del Salento è nota per il suo valore storico ed artistico che garantisce ampia espressione all'arte barocca che caratterizza l'intera penisola salentina, partendo da Lecce ormai famosa capitale del Barocco pugliese. Il centro storico di Nardò in particolare è ricco di chiese e monumenti religiosi che testimoniano l'importanza della città per la diocesi del luogo.
Certamente, facendo una passeggiata per le strade del borgo, il primo monumento in grado di attirare l'attenzione di qualunque visitatore è il Castello di Nardò, costruito intorno al XVI secolo, sotto Giovanni Antonio Acquaviva d'Aragona, divenendo proprio da quel momento dimora dei duchi Acquaviva d'Aragona. Oggi il Castello è stato adibito a sede Municipale: la facciata che possiamo vedere risale infatti all'800 ed è stata sovrapposta a quella originale dalla famiglia Personè che precedentemente lo aveva trasformato in una vera e propria residenza nobile. Il castello di Nardò, con i suoi torrioni a mandorla possiede alcune affinità con alcuni dei più importanti e bei castelli dell'intero Salento, per ricordarne alcuni il Castello di Corigliano e di Otranto.
L'Osanna è un altro dei monumenti barocchi situati nel centro storico di Nardò. Si tratta di un monumento completamente realizzato in pietra leccese e si trova proprio nella piazza omonima , appena all'ingresso del centro storico di Nardò. Il nome deriva dall'iscrizione che ancora oggi è ben leggibile che recita: "Hoc Hosanna ad dei cultura à fundamentis aere publico erigendum curarunt Octavius Theotinus et lupus Antonius Dimitri sindici 1603". Sono diverse le interpretazioni sul suo significato: la più accreditata afferma che si tratta di un simbolo con cui la Chiesa intendeva esorcizzare qualsiasi forma di paganesimo persistente in passato.
Nardò: uno dei fulcri religiosi più importanti del Salento
A testimonianza della grande devozione ed importanza attribuita alla religione da parte degli abitanti di Nardò, le tantissime chiese sparse per la città costituiscono ancora oggi una testimonianza vivente della fede che da sempre anima la gente del posto. Oltre alla Chiesa di San Domenico, quella di Sant'Antonio e quella della Purità inglobata nel Conservatorio, spicca la Cattedrale di Maria Santissima Assunta, elevata nel 1980 a Basilica Pontificia Minore.
La Cattedrale nacque come probabilmente come abbazia per ospitare i monaci basiliani che giunsero a Nardò per sfuggire a persecuzioni iconoclaste dall'Oriente: gran parte dell'edificio, fu però costruita all'epoca della dominazione normanna che andò ad estromettere nei primi anni del '700 i bizantini.
La Cattedrale non ha oggi la sua struttura originale a causa di frequenti rimaneggiamenti subiti nel tempo in seguito ai danni causati da alcuni terremoti tra il XII e XIII secolo. In particolare, essa si costituisce di 3 navate interne scandite da archi gotici e romani. In essa sono conservate inoltre alcune tele del Sanfelice ed altre attribuite a importantissimi maestri della pittura come gli importanti affreschi della Traslazione delle reliquie di San Gregorio Armeno e la Vergine col Bambino.
I dipinti sulle pareti interne risalgono a XIII e XIV sec. C'è anche una tela di stampo barocco della Madonna del Carmine dipinta da Paolo de Matteis e collocata sul primo altare a destra, ed un crocifisso in legno di cedro risalente al XIII sec. presente nella terza cappella a sinistra.
Nardò è anche natura incontaminata e bellezza paesaggistica
Pur essendo collocata nell'entroterra, Nardò è vicinissima da alcuni dei posti più mozzafiato dell'intera Puglia. Tra questi Santa Caterina, Santa Maria al Bagno e Porto Selvaggio sono mete turistiche ormai ben note per il loro mare cristallino e la natura che le circonda, dando vita a calette ed insenature che punteggiano l'intera costa ionica. Si tratta di luoghi che colpiscono per la loro semplicità e per la loro natura incontaminata che permette non solo di godersi paesaggi straordinari ad ogni ora del giorno, ma di praticare le più svariate attività come trekking, jogging ed equitazione alla scoperta di questi luoghi, di sicuro tra i più belli del Salento.